Artisti e Ospiti

Gian Paolo Borghi

È coordinatore e referente scientifico di musei e archivi emiliani, lombardi e veneti. Già responsabile del Centro di Documentazione Storica/Centro Etnografico del Comune di Ferrara, ha tenuto e tiene lezioni e seminari in varie università italiane. Per la sua attività gli sono stati attribuiti diversi riconoscimenti, tra i quali il Premio Internazionale “La Sirena d’Oro” per gli studi e i contributi sulla narrazione popolare. Studioso di etnostoria e di etnoantropologia, è autore e curatore di diversi contributi scientifici (libri, cataloghi di mostre, dischi, CD-Books ecc.), con particolare riferimento allo spettacolo di tradizione, alla demologia, all’oral history e alla storia contemporanea. È vicepresidente dell’Associazione Italiana Cantastorie “Lorenzo De Antiquis”. Insieme a Lisetta Luchini, è il più importante collaboratore nell’organizzazione del Festival Cuore Cantastorie.

Luciano Calzolari

Fotografo professionista dal 1975. Vive e lavora a Crevalcore (BO) dove collabora con diverse Istituzioni ed enti Culturali: Museo Morandi di Bologna, Soprintendenza ai Beni Artistici e Storici di Bologna.
Sue fotografie compaiano in cataloghi di mostre personali e collettive di vari artisti. Ha collaborato anche alla realizzazione di numerosi libri, opuscoli e guide: "La rotonda Caprara e il castello dei Ronchi", "Morandi a Grizzana" "Teatro di Crevalcore 1881-1981", "Arte nelle chiese", "Novalis", "Città di Crevalcore", "La Pinacoteca Civica di Pieve di Cento", "D'Artegnam", "Pieve nel piatto", "Vite parallele", "Torpedo".
Nel corso della sua carriera lavorativa ha svolto un’intensa attività di ricerca personale, utilizzando sempre la fotografia come metodo espressivo e ponendo l'attenzione su vari argomenti e trasformando i suoi lavori in mostre: Teatro di Crevalcore 1881-1981 (Crevalcore 1981); La tradizione del Venerdì Santo (Crevalcore 1983); L'immagine di Grizzana (Grizzana 1990); I dipinti della chiesa di San Matteo dei Ronchi (Crevalcore 1990) Ritratti (Crevalcore1993); Quinto Ghermandi (Crevalcore 1997); I cantastorie (Gonzaga 1997- Santarcangelo 1998 - Montegiorgio 1999); Lo studio di Giorgio Morandi (Ischia e Brescia 1996); Omaggio a Maria (San Biagio in Padule 1997); L'Arcadia fotografata (Stellata di Bondeno 2002); Geografie&Paesaggi Culturali (Bondeno 2002); Tatuaggi (Crevalcore 2003); I Volti del Ritratto (Bologna 2003); Bici (Pieve di Cento 2007); Messer Filippo (Spilamberto 2008); I Cortili rivelati (Pieve di Cento 2009); Bellezze in bicicletta ( Museo Magi 900 - Pieve di Cento 2020).

Lisetta Luchini

Insieme a Gian Paolo Borghi è la più importante collaboratrice nell’organizzazione del Festival Cuore Cantastorie.
È cantastorie, cantante ed interprete di musica popolare toscana, ricercatrice, chitarrista, autrice di canzoni e musiche per il teatro. Fondatrice del Centro Studi Tradizioni Popolari di Firenze, di cui cura la parte musicale per la rivista “Toscana Folk”, organo del Centro stesso. Come attrice, ha fatto parte di numerose compagnie teatrali alternando questa attività con quella musicale. Canta tutto il repertorio “classico” toscano, anonimo e d’autore: canzoni narrative, ballate, serenate, stornelli. Compone ballate e canzoni su temi attuali che continuano la tradizione dei cantastorie toscani e si adopera per la conservazione, diffusione ed evoluzione della musica di tradizione anche attraverso l’attività di solista. Si esibisce in varie formazioni strumentali, nei più importanti raduni, festival, rassegne ed eventi nazionali sulla musica popolare e folk. Ha vinto più volte il Trofeo Giovanna Daffini di Motteggiana con testi da cantastorie dedicati alle donne. Collabora con la Compagnia Namastè dal 2007 con spettacoli con musica dal vivo e dal 2017 realizza un importante progetto “LE CANTORE dalla Toscana al Mondointero”, con le colleghe e amiche Angela Batoni e Chiara Riondino, che va a recuperare e valorizzare un repertorio di tradizione e non solo di alti contenuti etici e sociali nel rispetto delle minoranze delle ingiustizie e delle donne in particolare.

Tiziana Oppizzi

Vive a Milano e dagli anni ‘80 si interessa di cultura e musica popolare. Ha frequentato il corso di Operatori dello Spettacolo Popolare alla scuola “Paolo Grassi” di Milano, allora diretta da Roberto Leydi e successivamente un corso di musica popolare curato da Michele Straniero.
È stata collaboratrice e in seguito redattrice delle riviste FB Folk Bulletin e “Il Cantastorie”. Dopo la chiusura della rivista di tradizioni popolari “Il Cantastorie”, insieme a Claudio Piccoli, ha realizzato un sito web per dare continuità all’opera di documentazione e divulgazione di quanto attiene al canto popolare e sociale e al mondo dei cantastorie.
Nel 2022, sempre con Piccoli, ha fondato l’Associazione Culturale Il Cantastorie on line operante anche con il sito associazioneilcantastorieonline.org

Claudio Piccoli

Vive a Milano e dagli anni ‘80 si interessa di cultura e musica popolare. Ha frequentato il corso di Operatori dello Spettacolo Popolare alla scuola “Paolo Grassi” di Milano, allora diretta da Roberto Leydi e successivamente un corso di musica popolare curato da Michele Straniero.
È stato collaboratore e in seguito redattore delle riviste FB Folk Bulletin e “Il Cantastorie”. Dopo la chiusura della rivista di tradizioni popolari “Il Cantastorie”, insieme a Tiziana Oppizzi, ha realizzato un sito web per dare continuità all’opera di documentazione e divulgazione di quanto attiene al canto popolare e sociale e al mondo dei cantastorie.
Nel 2022, sempre con Oppizzi, ha fondato l’Associazione Culturale Il Cantastorie on line operante anche con il sito associazioneilcantastorieonline.org

Alessio Lega

Cantastorie, scrittore e chitarrista. È uno dei cantautori più stimati e conosciuti della sua generazione. Ha messo in scena centinaia di spettacoli, di performance, di conferenze/concerti sulla canzone d’autore mondiale, sulla poesia cantata e sulla musica popolare. È anche scrittore e storico della canzone. Dopo un’assidua frequentazione col Nuovo Canzoniere Italiano, è considerato oggi il rappresentante più coerente del canto sociale. È citato nei dizionari, si è guadagnato i riconoscimenti più ambiti (due volte Targa Tenco), è inserito in decine di antologie e opere collettive. Nel 2004 Alessio Lega vince la Targa Tenco per l’opera prima con l’album “Resistenza e amore”. Con il disco “Nella Corte dell’Arbat - Le canzoni di Bulat Okudžava”, raccolta di canzoni di uno dei più grandi poeti-cantautori russi tradotte e interpretate in italiano, ottiene la Targa Tenco 2019 come Miglior Interprete. Porta in scena da anni un ciclo di spettacoli dedicati alla storia della canzone italiana “Un secolo di canzone d’autore”, diventato nel 2020 un programma in 10 puntate per la Radio Svizzera Italiana.

Giovanni Sole

Giovanni Sole ha insegnato Storia delle tradizioni popolari presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università della Calabria. Da anni la sua ricerca è orientata nell’ambito dell’antropologia storica. Molto ampia la sua bibliografia, che parla di lui, della sua visione della storia e dell'uomo.

Tonino Zurlo

Tonino Zurlo è un cantautore pugliese nato nel 1946, noto per comporre canzoni popolari di ispirazione contadina. Attualmente compone e si esibisce regolarmente, portando avanti la sua passione per la musica. Durante gli anni '70, conosce Giovanna Marini e frequenta il suo Folk Studio, definendo le sue canzoni come "il grido della gente del Sud". Attualmente collabora con Enzo del Re e diffonde le sue canzoni in rassegne e manifestazioni legate all'ambiente del Nuovo Canzoniere Italiano. Pubblica brani come "Jàta viénde" e "Lu frate in Polizia", quest'ultima canzone è stata inclusa nel film "La meglio gioventù" di Marco Tullio Giordana nel 2003.
Tonino Zurlo continua a fare musica e nel 2003 pubblica il suo primo CD, intitolato "Jàta viénde", ottenendo l'attenzione di Moni Ovadia che apprezza la sua genialità schietta e sgangherata che racchiude l'energia del popolo del Sud. Attualmente, il suo album "L'ulivo che canta" viene candidato tra i finalisti per il premio Tenco, dedicato ai cantautori in lingua dialettale.
Nel 2005, viene incluso nel documentario "Le storie cantate - Viaggio tra i cantastorie di Puglia" di Nicola Morisco e Daniele Trevisi, che racconta le storie dei cantastorie più importanti della Puglia. Oggi, oltre alla musica, Tonino Zurlo si dedica all'artigianato, creando a mano oggetti e sculture in legno d'ulivo.

Angelo Sicilia

Presidente e Direttore Artistico della Marionettistica Popolare Siciliana, che dal 2008 gestisce la Rete Museale MOPS: il Museo dell’Opera dei Pupi Siciliani delle Madonie a Caltavuturo dove ha inaugurato il Teatro dei Pupi Calogero Zucchetto e dal 2016 il MOPS Carini.
È regista teatrale e studioso della storia del teatro dei pupi di scuola palermitana. Ha condotto una ricerca sul campo più che decennale sul teatro di figura e ha appreso l’arte dei pupi della scuola palermitana lavorando in compagnie storiche della Sicilia Occidentale.
La Marionettistica Popolare Siciliana, fondata nel 2001, ha avviato un percorso che, partendo dall’opera dei pupi tradizionale, recuperandone il messaggio originale di teatro popolare, approda agli spettacoli di impegno sociale e politico e ai classici shakespeariani: spettacoli tradizionali della Storia dei paladini di Francia, spettacoli tratti dalla storia dei santi come “Santa Genoveffa di Brabante”, il ciclo arturiano e quello shakespeariano. Importante la scelta di non rappresentare storie banditesche, ma spettacoli con un chiaro messaggio di impegno civile come “Peppino di Cinisi contro la mafia”, “Storia di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino” e “Padre Pino Puglisi, un prete contro la mafia”. In collaborazione con la cantastorie Francesca Prestia, ha creato il ciclo dell’Opera dei pupi e delle pupe antimafia dedicato alle donne che hanno combattuto contro le mafie, mettendo in scena “Lea Garofalo” e “Felicia. Una donna contro la mafia”, quest’ultimo dedicato alla vita e all’impegno civile di Felicia Bartolotta, madre di Peppino Impastato.

Francesca Prestia

È la prima donna cantastorie calabrese. Si diploma in Flauto traverso presso il Conservatorio “F. Cilea” di RC, consegue il compimento inferiore di Composizione al Conservatorio “F. Torrefranca” alla guida dei maestri Andrea Nicoli e Maurizio Gabrieli, il Diploma in Musicoterapia alla Cittadella di Assisi e la laurea in DAMS Musica. Con la sua chitarrina e la voce appassionata promuove tradizioni, storia e cultura della terra di Calabria. Le sue ballate sono animate dalla fierezza e il coraggio di molte donne e uomini calabresi che, per amore della propria terra, lottano per la giustizia e la libertà. Nel 2006 pubblica il primo cd “Mina ventu” in dialetto catanzarese. Nel 2012 compone “La ballata di Lea” dedicata a Lea Garofalo, donna coraggiosa uccisa dalla ‘ndrangheta, iniziando a dare voce ai “vinti” che resistono e denunciano la mafia. Nello stesso anno, il M.I.U.R. e l’U.N.A.R. promuovono la produzione del cd “Dedicato a Lea e a tutte le donne calabresi”. Nel 2015 esegue, nella serata finale di Musicultura a Macerata, con il cantautore Roberto Vecchioni il suo canto d’amore in lingua calabro-greca “I Agapi pirìa tu Thiù”. Nel 2016 pubblica il cd “Mare Nostrum”. Nel 2018 dedica a Riace e al suo modello di accoglienza-integrazione dei migranti il brano “Riace forever”. Per i brani “Bella Giuditta” (dedicata alla contadina Giuditta Levato uccisa dal latifondo nel ’46) e la “Decimazione della Catanzaro” (dedicata alla Brigata Catanzaro, ingiustamente decimata nella Prima Guerra mondiale) è premiata in provincia di Mantova al Concorso Nazionale “Giovanna Daffini”. Da anni collabora con il noto Otello Profazio, con lui ha prodotto nel 2019 il cd “Donne del Sud”. Dal 2020, in collaborazione con il puparo palermitano Angelo Sicilia, promuove sul territorio nazionale ed europeo l’opera “LEA GAROFALO – PUPE E PUPI ANTIMAFIA”.

Fabio Macagnino

Cantautore, percussionista, performer teatrale. Nato in Germania, per fare il musicista ha studiato architettura. Nel 1994 fonda Folia, gruppo di musica etnica calabrese col quale partecipa al festival internazionale Arezzo Wave vincendo nel 1997 le selezioni per la Calabria. Nel 1998 inizia la collaborazione con LʻArlesiana Chorus Ensamble e il Piccolo Teatro Umano come percussionista e attore, con numerosi concerti e recital in Italia e allʼestero. Nel 2000 fonda il gruppo TaranKhàn, con cui affronta lo studio delle radici musicali calabresi con rinnovata energia e permette di tradurre la classica tarantella in forma di “canzone”, trasferendola da una ambientazione tipicamente contadina sui palchi in forma di concerto. Nel 2008 nasce Scialaruga, aprendo a collaborazioni con molti musicisti calabresi con lʼintento di attingere a sonorità e ritmiche che indicando il passato, suggeriscono il futuro, facendosi ispirare dai dialetti. Nel 2015 fonda la Macagnino Jasmine Coast Band con la quale tenta di invalidare l’eterno problema della separazione tra musica popolare “regionalista” e musica moderna, ricercando invece una sintesi a più viste, senza soffermarsi sulla questione se sia la musica popolare a influenzare la musica moderna o viceversa. Con la MJCB esegue numerosi concerti tra gli altri: Calafrika Music Festival; Suoni festival etno jazz; Dea Fest; Palariza; Roccella Jazz Festival. Nel 2016 nasce la collaborazione con Sveva Edizioni, con cui pubblica COSMOPOLITANA MAMA. Nel 2022 pubblica una raccolta di brani pubblicati precedentemente come singoli: Pomodori Calabresi.

Sergio Uccello

Sergio Uccello è un chitarrista catanzarese diplomato al conservatorio di musica Fausto Torrefranca di Vibo Valentia. Frequenta i corsi di perfezionamento e interpretazione musicale con i maestri Alirio Diaz, Oscar Ghiglia, Carlo Carfagna. Partecipa agli stages di chitarra tenuti dal M° Roland Dyens sia in Calabria che in Francia. Segue per più di dieci anni i corsi estivi di perfezionamento tenuti dal M° Bruno Battisti D’Amario. Studia composizione con il M° Giampaolo Chiti, docente del conservatorio Santa Cecilia di Roma. Svolge attività concertistica in varie formazioni proponendo un repertorio che va dalla musica classica a quella etnica. È Docente di Chitarra classica presso le scuole secondarie di primo grado ad indirizzo musicale.

Luciano Spagnolo

Si è diplomato in Viola e Violino presso il Conservatorio di Musica “Stanislao Giacomantonio” di Cosenza. Ha collaborato come violista con le orchestre “Philarmonia Mediterranea” di Cosenza, “La Grecia” di Catanzaro, “F.Cilea” di Reggio Calabria,” Filarmonica della Calabria” e “Vittorio Emanuele” di Messina. Con la stessa Viola ha fatto parte di numerosi gruppi da camera dal trio al quintetto. Con il Violino, invece, spazia dalla musica barocca alla popolare, dalla leggera al jazz fusion. È Docente di Violino presso le scuole secondarie di primo grado ad indirizzo musicale.

Enzo Naccarato

Fisarmonicista. Direttore artistico e responsabile organizzativo di varie Rassegne musicali e stagioni teatrali, tra cui “Chi è di Scena” presso l’anfiteatro di Castrolibero per 14 edizioni e “Settembre Rendese” e varie rassegne musicali. Ha tenuto numerosi concerti sinfonici per solo fisarmonica e spaziato nei vari generi musicali con diverse formazioni.
Dal 2002 ad oggi collabora con Cataldo Perri e Lo Squintetto nei vari progetti musicali, quali: “Rotte Saracene”, “Laura e il Sultano”, “Bastimenti”, “Il Mio Sud” con concerti in Italia e all’estero, tra cui, in Argentina, nei teatri di Buenos Aires, Nechocea, La Plata; a Bruxell nella sede del Parlamento Europeo; nel Teatro “Stand Hall” del Raffel Center di Singapore; negli U.S.A. a New York, a New Rochelle e Stundorf; in Germania a Stoccarda, Wolfsburg, Rosewel, Fellbach, Norimberga, in Marocco a Fez; in Albania a Tirana. Con il gruppo “Lo Squintetto” numerosi sono stati i concerti in Italia e all’estero, tra cui a Riyad e Jeddah in Arabia Saudita e a Nicosia e Limassol in Cipro.
Ricercatore di tradizioni popolari, negli anni ’80 e ‘90, con il gruppo folklorico "Gli Scoiattoli Cosentini", in qualità di fisarmonicista e curatore degli arrangiamenti musicali, ha tenuto spettacoli in Italia, Francia, Germania, Svizzera, Portogallo, Belgio, Danimarca e Stati Uniti con varie partecipazioni a programmi televisivi e radiofonici sulle reti RAI e private. Ha all’attivo numerose esperienze discografiche e collaborazioni con vari musicisti e diverse formazioni musicali.

Martina Leone

Ballerina, performer e coreografa catanzarese.
Nel 2013 si laurea in Filosofia e Storia presso l’Università della Calabria (UNICAL) con una tesi su Cecilia Faragò, in cui esprime l’amore per la sua terra e le tradizioni popolari.
A livello artistico territoriale si esibisce come ballerina e attrice con l’associazione "Le Corde di Euterpe", danzando in musical come “Dracula” e “Romeo e Giulietta”.
La passione per la danza e il teatro la spingono a viaggiare verso l’Abruzzo dove, nel 2021, si diploma in Performing Arts presso l’Accademia del Musical Theatre di Pescara (AMT).
Si esibisce in diversi spettacoli tra cui il Musical "Sulle note di Grease" con la regia di Davide Nebbia e "L’invito della follia" con Tiziano Albanese.

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