Artisti e Ospiti

Gian Paolo Borghi

È coordinatore e referente scientifico di musei e archivi emiliani, lombardi e veneti. Già responsabile del Centro di Documentazione Storica/Centro Etnografico del Comune di Ferrara, ha tenuto e tiene lezioni e seminari in varie università italiane. Per la sua attività gli sono stati attribuiti diversi riconoscimenti, tra i quali il Premio Internazionale “La Sirena d’Oro” per gli studi e i contributi sulla narrazione popolare. Studioso di etnostoria e di etnoantropologia, è autore e curatore di diversi contributi scientifici (libri, cataloghi di mostre, dischi, CD-Books ecc.), con particolare riferimento allo spettacolo di tradizione, alla demologia, all’oral history e alla storia contemporanea. È vicepresidente dell’Associazione Italiana Cantastorie “Lorenzo De Antiquis”. Insieme a Lisetta Luchini, è il più importante collaboratore nell’organizzazione del Festival Cuore Cantastorie.

Lisetta Luchini

Insieme a Gian Paolo Borghi è la più importante collaboratrice nell’organizzazione del Festival Cuore Cantastorie.
È cantastorie, cantante ed interprete di musica popolare toscana, ricercatrice, chitarrista, autrice di canzoni e musiche per il teatro. Fondatrice del Centro Studi Tradizioni Popolari di Firenze, di cui cura la parte musicale per la rivista “Toscana Folk”, organo del Centro stesso. Come attrice, ha fatto parte di numerose compagnie teatrali alternando questa attività con quella musicale. Canta tutto il repertorio “classico” toscano, anonimo e d’autore: canzoni narrative, ballate, serenate, stornelli. Compone ballate e canzoni su temi attuali che continuano la tradizione dei cantastorie toscani e si adopera per la conservazione, diffusione ed evoluzione della musica di tradizione anche attraverso l’attività di solista. Si esibisce in varie formazioni strumentali, nei più importanti raduni, festival, rassegne ed eventi nazionali sulla musica popolare e folk. Ha vinto più volte il Trofeo Giovanna Daffini di Motteggiana con testi da cantastorie dedicati alle donne. Collabora con la Compagnia Namastè dal 2007 con spettacoli con musica dal vivo e dal 2017 realizza un importante progetto “LE CANTORE dalla Toscana al Mondointero”, con le colleghe e amiche Angela Batoni e Chiara Riondino, che va a recuperare e valorizzare un repertorio di tradizione e non solo di alti contenuti etici e sociali nel rispetto delle minoranze delle ingiustizie e delle donne in particolare.

Claudio Piccoli

Vive a Milano e dagli anni ‘80 si interessa di cultura e musica popolare. Ha frequentato il corso di Operatori dello Spettacolo Popolare alla scuola “Paolo Grassi” di Milano, allora diretta da Roberto Leydi e successivamente un corso di musica popolare curato da Michele Straniero.
È stato collaboratore e in seguito redattore delle riviste FB Folk Bulletin e “Il Cantastorie”. Dopo la chiusura della rivista di tradizioni popolari “Il Cantastorie”, insieme a Tiziana Oppizzi, ha realizzato un sito web per dare continuità all’opera di documentazione e divulgazione di quanto attiene al canto popolare e sociale e al mondo dei cantastorie.
Nel 2022, sempre con Oppizzi, ha fondato l’Associazione Culturale Il Cantastorie on line operante anche con il sito associazioneilcantastorieonline.org

Tiziana Oppizzi

Vive a Milano e dagli anni ‘80 si interessa di cultura e musica popolare. Ha frequentato il corso di Operatori dello Spettacolo Popolare alla scuola “Paolo Grassi” di Milano, allora diretta da Roberto Leydi e successivamente un corso di musica popolare curato da Michele Straniero.
È stata collaboratrice e in seguito redattrice delle riviste FB Folk Bulletin e “Il Cantastorie”. Dopo la chiusura della rivista di tradizioni popolari “Il Cantastorie”, insieme a Claudio Piccoli, ha realizzato un sito web per dare continuità all’opera di documentazione e divulgazione di quanto attiene al canto popolare e sociale e al mondo dei cantastorie.
Nel 2022, sempre con Piccoli, ha fondato l’Associazione Culturale Il Cantastorie on line operante anche con il sito associazioneilcantastorieonline.org

Ass. Conservatorio Grecanico di Cataforìo

Conservatorio Grecanico è ricerca, passione, frutto immortale di amore verso la filosofia tradizionale locale.
Fondatore e ideatore de "U Stegg!" (versione ironico-dialettale de "Lo Stage"), l'unica manifestazione che consente agli ospiti un contatto diretto e genuino con il mondo coreutico e musicale di origine pastorale e contadino della Calabria.
Non ci sono palchi, né amplificazioni, bensì feste "a ballu" nei vicoli e nelle case "all'usu anticu". La didattica è affidata ai consueti canali orali del guardare e ripetere assieme a maestri suonatori e danzatori del luogo, con l'obiettivo di mantenere una dimensione umana e diretta della festa, come la gente del territorio l'ha vissuta da sempre.
L'esperienza de "U Stegg" è fortemente radicata sul territorio e interamente autofinanziata. La prima edizione risale alla fine degli anni '80.
La forza di Conservatorio Grecanico è quella di proporre un approccio didattico a più livelli. Accanto all'insegnante di danza o di strumento, sono sempre presenti maestri della tradizione. Ciò consente, in un periodo tutto sommato molto breve, di mettere in atto una comunicazione elevata fra i tre elementi in gioco: il musicista e/o danzatore tradizionale, l'insegnante/medium, l'apprendista. Un secondo dato è che si salta l'ambito specialistico della ricerca sul campo. Essa non è demandata ad un esperto esclusivo ma diviene un laboratorio nel quale il testimone della tradizione, l'insegnante (sostanzialmente un suo "allievo qualificato" che si propone come medium didattico) e i "discipuli" costituiscono un gruppo di contatto diretto.

Federico Berti

Il One-man band italiano, Federico Berti ha preparato e composto, appositamente per CUORE CANTASTORIE 3^ edizione "versione natalizia", la storia cantata "La fuga in Egitto", storia in ottava rima per cantastorie. Le rime saranno intervallate da pezzi canori e accompagnati dai suoi strumenti di strada.
Federico Berti è narratore multimediale, dal 1995 uomo orchestra e cantastorie, compositore, editore, scrittore. Laureato al Dams di Bologna, ha raccolto, proseguito e rinnovato la tradizione bolognese della famiglia Piazza, Marino per quanto riguarda l’approccio alla strada, le zirudelle e la satira, il figlio Giuliano per quanto riguarda la parte musicale, orchestrale, editoriale. È stato allievo dell’etnomusicologa Placida Staro, presso la quale ha approfondito lo studio sulle pratiche tradizionali di cura psicosomatica attraverso le arti, la musica e la narrazione. Tiene sedute di biblioterapia, musicoterapia, danzaterapia, infoterapia, in alcune case di riposo della provincia bolognese. Ha pubblicato diversi libri, in modo particolare poemi in terza e ottava rima, romanzi, opere di saggistica, ha all’attivo quattro raccolte di canzoni e due di composizioni originali per pianoforte classico. Insegna l’arte della mnemotecnica a giovani, adulti e anziani.

Luca Michienzi

Partendo da alcuni scritti sulle storie e i racconti di Natale di uno dei maggiori scrittori calabresi del ‘900, Corrado Alvaro, il laboratorio identitario, a cura del Teatro del Carro e condotto dall'attore e regista Luca Michienzi, pone al centro del percorso il partecipante, in qualità di attore/performer, in relazione al gruppo e alle potenzialità che esso fornisce. L'obiettivo non è quello di ricercare uno stile o proporre un metodo, ma fornire degli strumenti per una sperimentazione autonoma.

È aperto a persone di tutte le età abilità e provenienza, anche senza conoscenze specifiche sui linguaggi del teatro e della recitazione

Linda Verre

Linda Verre, originaria di Catanzaro, è appassionata sin dall'infanzia degli avvenimenti antropologici, storici e artistici della Calabria. Conseguita la laurea in Storia dell'Arte a Napoli, ha approfondito gli elementi distintivi dei territori calabresi e le connessioni storiche con il resto del Paese e del mondo. La sua formazione si è estesa all'ambito della didattica dell'arte, analizzando metodi per comunicare l'arte e la cultura in modo differenziato.
Curerà le visite guidate gratuite nelle gallerie sotterranee del Complesso Monumentale del San Giovanni, scavate nella roccia calcarea che caratterizza il centro storico di Catanzaro, e che percorrono un tratto del Colle San Giovanni: il punto più alto del Monte Triavonà, sul quale venne fondata - in età bizantina - la città.

Francesca Prestia & Carlo Muratori

“Mo’ vene Natale nun tengo denare me fumo na pippa e me vaco a cuccà”. Francesca Prestia e Carlo Muratori ora sembrano aver preso a nolo la vecchia filastrocca, solo che preferiscono cantare. E così s’inventano “U santu Natale”, il Natale nelle tradizioni musicali popolari di Sicilia e Calabria.

Uno spettacolo in cui rivivono le storie del Natale popolare attraverso i loro canti e i loro racconti. In cui sui alternano sapientemente, quasi fossero in un gioco di specchi, il suono antico e solenne del siciliano e del calabrese.

Uno spettacolo che si articola in quattro quadri narrativi che vanno dal matrimonio di Giuseppe e Maria sino alla visita e all’adorazione dei Magi d’Oriente. I brani narrati, dal Muratori e dalla Prestìa, in lingua dialettale sono ispirati ai Vangeli apocrifi e sono intervallati dai canti popolari di tradizione orale siculo-calabra.

Andrea Bressi

Andrea Bressi aprirà la serata rivestendo i panni di cantastorie catanzarese. Con i suoi strumenti popolari, chitarra battente e lira calabrese, organetto e tamburello, porterà in scena canti e racconti popolari tramandati oralmente e raccolti dalla voce viva degli anziani.

I Giamberiani

Il progetto musicale “Giamberiani” è composto da giovani polistrumentisti calabresi uniti dalla passione per le tradizioni locali. La denominazione Giamberiani, identifica il loro repertorio, caratterizzato dalla riproposizione dei suoni e dei canti popolari della cultura orale contadina. «Cchi t’abballi? ‘a giambariana!» Questo modo di dire catanzarese esprimeva il fare una serie di movimenti sconnessi per dare sfogo all’allegria, evidenziando il coinvolgimento e la briosità peculiarità della musica popolare quanto dei nostri Giamberiani.

Nell’occasione dell’iniziativa, Andrea Bressi, voce della formazione, esperto di tradizioni popolari e virtuoso polistrumentista affiancato dal valido musicista tradizionale e liutaio Daniele Mazza di Tiriolo (CZ) porteranno per le vie cittadine i suoni, le nenie e le melodie tipiche del Natale con la zampogna a chiave e la pipita (oboe popolare).

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